Ci si domanda perché ballare in coppia piace così tanto e perché in Italia si è riscoperto da un po' di tempo che questo modo di ballare ridona benessere. In fondo il ballo di coppia è un modo antico di ballare. Prima di tutto il ballare, ovvero muoversi ritmicamente a tempo di musica è geneticamente insito in ciascuno di noi. Fin da piccoli anche i bambini lo fanno naturalmente e spontaneamente poiché è un modo fisiologico di esprimere le proprie emozioni, evocate ed accese nello specifico della musica e che si traducono poi nel movimento corporeo.
Nel ballo, per comprendere il significato, sono fondamentali il tipo di musica, il tipo di movimento, la finalità del ballo ed il contesto in cui si balla. Ballare da soli, come avviene solitamente tra i giovanissimi, esprime in effetti il paradigma della solitudine sostanziale corporea. Inoltre nel ballo un elemento fondamentale è rappresentato dalla tipologia di percussioni, basse nella musica romantica, che trasporta verso sensazioni di rilassamento. Alte nella musica rituale, in quella "autodistruttiva" della musica da sballo in discoteca ma alta in quella latinoamericana e caraibica in genere. La percussione infatti aumenta il tono adrenalinico, l'allerta muscolare, la reattività fisica ed emotiva, con valenze diverse a seconda del contesto in cui viene espressa.
Il ballo ha sempre avuto profonde valenze sociali. Funzioni ricreative sia per la persona singola, sia soprattutto per la coppia. La magia del ballo di coppia è che ricrea un'atmosfera di corteggiamento, romantico e giocoso ed è questa la ragione che torna a sedurci
Perchè ci fa gustare una seduzione erotica che si muove entro regole precise, tipiche di quel particolare ballo, riptoponendo ed esaltando i due archetipi che sono i due modelli antichi di riferimento, dal maschile e del femminile, di cui l'inconscio di uomini e donne sente profonda nostalgia. La parte "antica" della mascolinità e della femminilità così repressa nei codici sociali contemporanei del mondo occidentale, ritrova una nuova giovinezza. L'uomo che guida e la donna che segue, recettiva e docile ma non passiva, vibrante, leggera come una farfalla ma nello stesso tempo intensa e drammatica, tipico ad esempio nel tango argentino, dove si intrecciano la passione, l'amore, e il senso dell'effimera bellezza della vita.
Si intuisce quanto sia forte il bisogno di identità sociale, il bisogno di riconoscersi in precisi gruppi di appartenenza. Ballare, entro precise regole, che sia di gruppo o di coppia, diventa una sana autoterapia, ossia una terapia della vita contro il drammatico senso di estraneità e di solitudine che percorre i nostri tempi. Nel ballo, movimento fisico, stimoli psichici e il gusto di ritrovarsi insieme costituiscono i tre elementi fondamentali per scaricare stress e tensioni.
SALSA
Adattamento portoricano della musica afrocubana. Deriva dalla fusione delle tradizioni musicali dei colonizzatori spagnoli con i ritmi degli schiavi neri.
SON
Alle radici di questo genere c'è l'ispirazione afroispanica. I primi esperimenti di Son risalgono al sedicesimo secolo. Si è stato tramandato fino a oggi attraverso la trasmissione orale
RUMBA
Danza cubana ballata fra i contadini di origine africana. Per la sua carica fortemente erotica è stata censurata per anni
MAMBO
Ritmi sfrenati e melodie sensuali. Il genere è originario di Cuba, ma ha avuto successo prima negli Stati Uniti. Negli anni '50 era eseguito da grandi orchestre con trombe e percussioni
SOUKUS
E' la musica d'esportazione africana che ha avuto più successo e che prende origine dalla romba cubana degli anni '50. La parola "soukous" deriva dal francese "secouer", cioè "scuotere". Molti artisti di questo genere, in gran parte congolesi, si sono trasferiti da Kinshasa a Parigi
CLAVES
Bacchette di legno duro a sezione circolare che danno la battuta sulla musica, derivante dal Son cubano. Al momento del contatto le Claves producono una risonanza dovuta alla particolare posizione del palmo della mano che tiene uno dei due legnetti con la estremità delle dita. Tale bastoncino assume il ruolo di "femmina", quello che batte il ruolo di "maschio". Esiste poi una variante detta Clave Negra o Africana dove la cassa di risonanza viene incorporata nel bastone tra i due quello di maggior peso.
SABOR
In cucina significa condimento, il sabor quale concetto musicale e l'essenza della musica caraibica.
AZUCAR
Letteralmente "zuccherare o zuccheroso" ma è la comune espressione utilizzata da Celia Cruz nei suoi concerti per motivare il pubblico.
BARRIO
Quartiere urbano caratterizzato dal comune aspetto architettonico o topografico o sociale.
ALL STAR
Un tipo di formazione musicale composta da artisti considerati i migliori per ciascun tipo di strumento.
COMBO
Un tipo di formazione musicale nata a Cuba e Porto Rico agli inizi degli anni 50. Il nome deriva dai Combinations del nordamerica e viene ora utilizzata per definire otto musicisti che suonano i seguenti strumenti: piano, basso, tromba, sax, congas (tumbadoras), timbales, bongoes e voce.
SONERO
Cantante che interpreta suoni.
TUMBAO
Colpo dato sopra alla tumbadora o conga in modo tale che il suo suono formi la parola "tum bao". Si definisce anche con questo nome il colpo, la battuta, caratteristico del Son.
MARACAS
Costituito da un paio di strumenti a percussione ricavati dal tronco seccato della guida e di cuoio teso e cucito. Al suo interno porta dei semi seccati che agitati producono ritmo. Nel Son si interpretano a tempo ma distintamente: mentre la sinistra si agita incessantemente, la destra va agitata tre volte producendo un suono simile alla parola cha cha cha.
DESCARGA
Sessione musicale fatta per improvvisare. In generale durante questa sessione si suona una melodia e si amplia con improvvisazioni consecutive.
TAMBORA
Strumento dominicano a percussione costruito in legno e di forma cilindrica. La tambora ha due superfici di cuoio in tensione e si suona facendo uso di due bacchette, collocando il tambor sopra una superfice piana.
Apagon: black-out energetico voluto dallo Stato per risparmiare. Solitamente non viene tolta l'elettricità a tutta la città, ma solamente in alcuni quartieri e raramente nelle zone turistiche.
Añejo: rum invecchiato 7 anni.
Barrio Chino: quartiere cinese dell'Avana.
Batido: frullato di frutta.
Cachito: succo di limone simile alla Lemonsoda.
Calle: via.
Candela:Espressione che significa fuoco, ambiente caldo. Quando una situazione diventa "calda" si dice che "coge candela" ossia "prende fuoco"
Camajana: è una jinetera che sà il fatto suo, che predilige i turisti alle prime armi.
Camarones: gamberoni.
Camello: autobus che si trova all'Avana composto dalla motrice di un camion e che ha trasformato il rimorchio per il trasporto passeggeri.
Chicharritas: banane fritte a fettine.
Chopin: piccolo negozio dove si trova un po' di tutto.
Chulo: non è altro che il ragazzino che prende provvigioni da tutto quello che "casualmente" vi consiglierà accompagnandovi. E' il suo modo di guadagnarsi da vivere! Chulo è anche il ragazzo che accompagna una jinetera.
Congrì: riso con fagioli scuri.
Cuenta: il conto.
Daiquiri: famosissimo cocktail a base di rum.
Finca: villa, proprietà terriera.
Focos: circoli culturali di quartiere dove si suona, balla e si prepara il carnevale.
Frutabomba: papaya.
Fufu: banana con zucca.
Fulas: nome volgare dei dollari.
Guagua: autobus-corriere.
Guajiro: contadino bianco di Cuba.
Guarapo: bibita estratta dalla spremitura della canna da zucchero.
Langosta: aragosta. Richiestissima dai turisti e spessissimo mai mangiata dagli stessi pescatori Cubani che l'hanno pescata
Habanero: abitante dell'Avana.
Mamey: tipico frutto cubano molto gustoso.
Marjareta: dolce con farina di mais.
Moijto: cocktail naturalmente a base di rum.
Moros y cristianos: specialità creola a base di riso e fagioli neri.
Orisha: divinità adorate dai praticanti della religione Santeria.
Papaya: indica proprio la papaya, ma indica anche il sesso femminile delle donne e per questo tentano di evitarlo anche se non è un errore poi così grave. I Cubani dicono batido de frutabomba.
Paladar: piccolo ristorante privato.
Piolo: persona a cui piacciono solo le nere.
Platanos: banane fritte.
PPG: farmaco pubblicizzato da Fidel che serve per combattere il colesterolo e che come effetto collaterale, sembra, porti dei benefici all'apparato sessuale maschile.
Tabacos y cagarros: sigari cubani detti anche "Puros".
Tacano: taccagno, tirchio.
Tienda: negozio o bottega.
Tocoroco: uccello simbolo di Cuba.
Trago = Sorso = Sip. Es: un trago de ron = un sorso di rhum. [Abel dal forum]
Yuma: turista alle sue prime esperienze cubane.
Cosa è la Rueda de Casino? Perchè alcuni la chiamano Casino Rueda?
Il nome corretto in spagnolo é Rueda de Casino, mentre "Casino Rueda" è la versione inglese del termine dovuto al fatto che la struttura grammaticale della lingua inglese è un pò diversa da quella spagnola. Rueda de Casino cominciò a metà del XX secolo ed è la radice di ciò che si balla oggigiorno a Miami e in tutto il mondo. A Cuba la gente solitamente si riunisce in locali chiamati "Casinos", e da ciò infatti deriva il suo nome. Alcuni dicono che le prime ruede presero inizio a Santiago de Cuba, altri dicono dal famoso Casino Deportivo dell'Avana o dal Casino de la Playa e questo non è possibile stabilirlo con certezza. Quando i "casini" si chiusero tuttavia la gente continuò a ballare questo stile facendo riferimento, nel nome, ai locali originari dove si riuniva per ballarlo. "Casino" è il nome che rimase. La gente si rigerisce oggigiorno alla musica come "Salsa" e al ballo come "Casino". Il Casino mantiene le basi del Danzòn, così come del Son da cui questo deriva, balli Afro-Cubani come anche il Guaguancò, il Mambo (un ritmo inventato per Cachao nel club famoso a livello mondiale "La Tropicana" dell'Avana nel 1943 e diffuso da Perez Prado in Mexico) e il Cha-Cha Cha (inventato da Enrique Jorrìn).
Rueda (perchè così si chiama comunemente a Cuba) è una forma di Casino ballata in cerchio con 2 o più coppie che si scambiano la dama quando un/una bailador/a chiama a voce alta una figura. Il Casino si conosce fuori di Cuba come "Salsa". I passi o figure che si considerano quelli di base hanno una forma simile in ogni parte del mondo. Alcuni di questi sono: "Al Medio", "Abajo", "Dile que no", "Adios", "Adios con la Hermana"( chiamando "La Prima" a Cuba e in Europa), "Enchufe" ( o a Miami "Enchufla"), ecc. I nomi possono cambiare ma queste figure di base sono praticamente le stesse dovunque. Quello che succede dopo è il risultato del ballo in generale può essere una forma libera e sempre variabile, che non stanca. I movimenti si possono inventare ed elaborare localmente e riflettono realtà culturali del posto. Per esempio in Cile possiamo vedere un passo base chiamato "Entel Cile", con un movimento che imita qualcuno che stà parlando a telefono poichè la "Entel" è la più grande compagnia telefonica di questo Paese. A Miami esiste un passo chiamato il "Balsero" che imita il movimento delle onde. Il balsero è un tipico trasporto con zattere che avviene alla YUMA di Miami. Non può esistere in Cile questo movimento poichè nessuno può andare fino lì, tanto lontano, in zattera.
Alcuni di queste figure sono molto graziose quanto curiose, altre molto divertenti come il "Fly" dove ciascuno dei componemti la rueda dà una manata in cima alla testa della ragazza con un movimento che imita qualcuno che vuole prendere una palla da baseball. Alla fine quindi oltre che ballo è anche molto divertimento perchè appunto è un tipo di danza giocherellona. A Miami i bailador effettuano movimenti molto stilizzati con le mani, alcuni molto raffinati e tipici ed originari del Miamense, per esempio il "Coca-Cola" (che a Cuba non esiste per ovvie ragioni politiche che legano questa bevanda all' acqua nera dell'Imperialismo). Salsapower.com si dedica particolarmente alla diffusione di questo tipo di danza e aiuta tutti coloro che si dedicano con particolare passione. A Miami esistono un gran numero di scuole e di istruttori che si specializzano nella salsa stile "Cubano e Rueda de Casino". Ogni scuola inventa dei propri movimenti e passi. Alcuni bailadores utilizzano una piccola scalciata prima di marcare sull'1, altri insistono che non è una mossa originaria e quindi la contestano. Io lo appresi da un folklorista cubano che ora vive in Cile, cosicchè lo utilizzo e lo insegno. Questa piccola scalciata è visibile quando si comincia il giro dove la ragazza entra sulla sinistra e dopo il giro va indietro sulla destra come nel movimento chiamato "Sombrero" o "Vacila".
La rueda di Miami si distingue dalla Rueda cubana solo perchè tante persone hanno dedicato la loro vita ad insegnarla e a farla crescere. Una volta che esiste un gruppo che diviene esperto sui passi base, è inevitabile che comincia a sperimentare, a creare passi più completi e movimenti più raffinati. Questo è quello che stà succedendo non solo a Miami ma in ogni parte del mondo.
A Miami c'è un gran numero di bailadores specializzati nella Rueda e molti di loro hanno cominciato ad insegnare anche a livello internazionale ed esportare lo stile di Miami.
Si deva anche alla recente influenza straniera che visita Cuba e viene a studiare la "Salsa", come gli stranieri la chiamano, vi è stato una forte rinascita della Rueda de Casino. Ci sono molti gruppi in tutto il mondo che si recano a Cuba per imparare a ballare la salsa da istruttori cubani per cui si sono accresciute le scuole e programmi adatti per tutte le necessità durante il soggiorno e tenendo conto di tutti i livelli dei bailadores. Per chi non può recarsi a Cuba si può cercare nella lista di SalsaCities, tra le pagine di SalsaPower, e trovare il posto più vicino.
Le jineteras (letteralmente cavalcatrici o cavallerizze), sono a Cuba le ragazze locali che che si offrono ai turisti stranieri in cambio di denaro, cene, regali, dandogli la parvenza di una vera relazione sentimentale.
...ma attenzione!! Intorno alla ragazza che offre amore in cambio di un regalo, un invito a cena o una specie di adozione, c'è tutto un sistema familiare che spinge in questo senso, perché spesso «il pollo» catturato diventa una specie di zio d'America a cui si ricorrerà per risolvere i problemi economici di tutto un gruppo parentale"
"Le jinetere ("cavallerizze" per il loro modo di cavalcare il turista in cerca di una illusione o di solo sesso) rappresentano tutto quello che l'immaginario collettivo maschile, cerca da una ragazza. Giovani, disinibite, al tempo con le mode, offrono la loro gioia di vivere ed il loro bisogno di tutto, allo straniero (denominato "pepe" o "yuma") in cambio di pranzi, vestiti, regali e dollari"... "Precisa ed informata come una agenzia di viaggi (conosce a memoria tutti i voli in arrivo e partenza da Cuba e tutti i tour operator che organizzano i soggiorni), la jinetera attende il turista all'entrata dell'albergo e, studiandone il comportamento solo per qualche ora, identifica il "suo" turista, in base alle caratteristiche dello stesso. Poi, passa all'attacco. Fiera come una belva (nei confronti della concorrenza delle altre ragazze cubane) ma dolce ed affabile nei modi, tesse una fittissima rete intorno alla sua preda, della quale già pregusta i frutti, facendola cadere in una inevitabile trappola".
Con l'embargo americano l'economia cubana ha trovato nel turismo la principale risorsa del paese, fonte primaria di afflusso di valuta pregiata. E per i cubani affidarsi agli stranieri quale fonte di reddito necessaria ad avere, in patria, ciò che a loro è negato, rende tutto molto più facile. Di fatto il turista è, agli occhi dei più, una banconota ambulante. Ognuno tenta di strapparne un pezzo, come sa e come può. Tutti, giovani o vecchi, s'avvicinano offrendo servigi con la speranza d'una ricompensa.
Le donne cubane, in particolare, tutte, belle o brutte, offrono sé stesse non avendo di meglio da dare. Per soldi, ma anche in cambio d'una cena, l'equivalente dello stipendio d'un mese, in una “paladar” - le trattorie famigliari spennaturisti, sorte come funghi in questi anni - o nei ristoranti che col loro “novio” cubano non potrebbero varcare. Per un momento di fuga da un isolazionismo culturale di cui il blocco economico non è che la faccia più appariscente.
Da sempre puttanaio degli States, l'isola è oggi tra le mete preferite del turismo sessuale. Non esistono statistiche ufficiali sul fenomeno delle jinetere ma basta un giro per le calles per rendersi conto di come la prostituzione di massa, non sia solo un espediente folkloristico. Verosimilmente, coinvolge i due terzi della popolazione femminile tra i 16 e i 22 anni. Dai villaggi dell'interno o dalle città meno attraversate dai flussi turistici, come Camaguey, la chiusura estiva delle scuole vede intere comunità trasmigrare verso le località turistiche a caccia di “cavalcature”. Tante sono quelle che raccontano storie tristi di vite senza padri nè madri , con figli a carico da sfamare, per commuovere il turista, perchè in fondo sono quei venti dollari o giù di lì, senza contare gli extra dei pasti, che consentono a lei e alla sua famiglia di avere quello che altrove è la norma ma che a che a Cuba può essere lusso.
|
|
A |
non ha differenza |
B |
(suono labiale, si pronuncia come la v) bien, bondad, abuelo, abrigo |
C |
(seguita dalle vocali -a, -u, si pronuncia come in italiano) casa, pescar, poco, escuela
(seguita da -e e da -i non corrisponde ad alcun suono italiano) bicicleta, cero, juicio |
CH |
considerata un'unica consonante charlar (chiacchierare), coche (auto), cheque (assegno) |
D |
a fine parola ha suono debole Usted (Lei), verdad (verità), dedo (dito), día (giorno) |
E |
la e non ha suono aperto o chiuso come in italiano. ver (vedere), pensar (pensare), pérdida (perdita) |
F |
in spagnolo non si raddoppia mai. fácil (facile), fin (fine), perfume (profumo) |
G |
davanti alle vocali che non siano –e, -i ha lo stesso suono che in italiano. ganar (guadagnare), garganta (gola)
davanti alle vocali -e, -i ha suono aspirato. gente, geranio, gitano (zingaro), girar (girare) |
H |
è sempre muta. Inizio parola hijo (figlio), huelga (sciopero) e in mezzo a due vocali alcohol (alcol), ahijado (figlioccio), ahorro (risparmio) |
I |
come in italiano. venir (venire), país (paese), miel (miele) |
J |
suono aspirato. In fine di parola ha suono più che non all'inizio o in mezzo. reloj (orologio), mejor (migliore), jarabe (sciroppo) |
K |
poco usata. Conserva lo stesso suono fonetico che le è proprio. kiwi, kawasaki |
L |
come in italiano. alto, valor, vela |
LL |
considerata un'unica consonante. Ha il suono italiano di gl in figlio. lluvia (pioggia), llave (chiave), marsellés (marsigliese) |
M |
non raddoppia mai. manzana (mela), muerte (morte), amistad (amicizia) |
N |
non raddoppia mai. banco, información (informazione), puente (ponte) |
Ñ |
ha lo stesso suono del gruppo italiano gn. otoño (autunno), niño (bimbo), uña (unghia) |
O |
la o non ha suono aperto o chiuso come in italiano. espero (aspetto), oro, hora (ora) |
P |
non raddoppia mai. despacio (piano), prepararse (prepararsi), parada (fermata) |
Q |
si trova nei gruppi que / qui e in italiano si pronunciano rispettivamente che / chi quitar (togliere), queso (formaggio), quiero (voglio), quietud (quiete) |
R |
A volte può raddoppiare es. burro (asino). In inizio di parola ha un suono più forte Roma, río (fiume) che se in mezzo o in fine parola amor (amore), peor (peggior), muro |
S |
ha il suono della s sorda in italiano. pasar (passare), música, servicio (servizio) |
T |
Non raddoppia mai. toro, atención (attenzione), presente, tubo, tierra |
U |
humo (fumo), una, vuelta (giro) |
V |
(suono labiale, si pronuncia come la b). valer (valere), vulcán (vulcano), verso, vida |
X |
si pronuncia come la x italiana di ex. experto (esperto), excelente (eccelente), exótico (esotico) |
Y |
È una consonante. ayuda (aiuto), payaso (pagliaccio), yeso (gesso). Solo in fine parola viene considerata vocale o congiunzione –e si pronuncia come i-. ley (legge), hoy (oggi). |
W |
Aiuta a formare parole di origine straniera. whisky, Walter, Water |
Z |
non corrisponde a nessun suono italiano. In fonetica si indica con il segno q. zona, zapatos (scarpe), azul (bleu), zeta (zeta) |
|
Generi maschile e femminile |
|
Sono generalmente maschili i nomi che terminano in -o, -e *
esempi: el gato (il gatto), el edificio (l'edificio), el coche (automobile), el hombre (uomo)
*Ci sono molte eccezioni alla regola: la moto, la mano, la foto, ecc ...
Sono generalmente femminili i nomi che terminano in –a *
esempi: la abuela (nonna), la cabeza (testa), la tienda (il negozio)
*Ci sono molte eccezioni alla regola: el clima (il clima), el mapa (la mappa), el día (il giorno), ecc...
Molti nomi presentano un'unica forma per il femminile e per il maschile, ma sarà in questo caso l'articolo a distinguerli (Vedi sotto capitolo "articoli").
esempio: el/la intérprete (interprete), el/la espía (spia), el/la suicida (suicida), el/la màrtir (martire) el/la testigo (testimone-teste)
Altri nomi invece, presentano un'unica forma per il femminile e per il maschile, ma avranno significati diversi, a seconda dell'articolo che li accompagna (Vedi sotto capitolo “articoli”).
esempi: el/la policía (il poliziotto, la polizia), el/la corte (il taglio, la corte), el/la cura (il prete, la cura) |
INVESTIRE A CUBA
Per far fronte alle pesanti conseguenze dell'embargo americanoe quindi favorire l'ingresso di capitali stranieri quale preziosa risorsa allo sviluppo economico del Paese, il Governo cubano ha varato una serie di leggi e normative in tal senso. Nel 1995 ha promulgato una nuova legge, (Legge n°77). Questa prevede un adeguamento delle normative cubane alle regolamentazioni internazionali e quindi protezione e sicurezza del capitale investito, ripartizione dei dividendi, possibilità di importare ed esportare liberamente la merce etc.
A novembre del 1998 è stato approvato all’unanimità, l’ingresso di Cuba nell’Associazione Latinoamericana di Integrazione (ALADI). Di questa Associazione fanno parte Argentina, Cile, Messico, Venezuela, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Peru, Uruguay. Attualmente Cuba ha sottoscritto accordi preferenziali con ognuno dei membri dell’ALADI che favorisce l'introduzione verso un mercato comune latinoamericano. Ad inizio 1999 esistevano circa 350 Associazioni Economiche con Capitale Straniero, sviluppate maggiormente nei settori: minerario, ricerca, estrazione petrolifera, turismo, industria (leggera, alimentare e sidermeccanica) e telecomunicazioni. I capitali attualmente presenti a Cuba provengono da più di 40 paesi, i maggiori investitori esteri sono: il Canada, la Spagna, l’Italia, l’Inghilterra, la Germania e la Francia. Circa il 50% dei progetti provengono dall’Unione Europea. Nell’anno 1996 è stato approvato il Decreto Legge 165, che regola la costituzione e la regolamentazione delle zone franche e parchi industriali a Cuba, nel rispetto delle regole internazionali e con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle nuove capacità produttive orientate verso l’esportazione. Attualmente esistono 3 zone franche nel paese: Berroa, Wajay e Mariel, dove si trovano circa 230 operatori stranieri.
I vantaggi che offre Cuba a chi vuole investire i propri capitali sono diversi :
- disponibilità di forza-lavoro qualificata in grado di adeguare le proprie capacità alle nuove tecnologie.
- una infrastruttura adeguata che dispone del 95% di elettrificazione del territorio,
- stabilità sociale,
- clima di sicurezza che si offre al personale straniero,
- la prospettiva di integrazione di Cuba alla regione caraibica,
- la sua ubicazione geografica strategica commercialmente ed al centro di un mercato in continua espansione,
- la sottoscrizione degli Accordi di Promozione e Protezione Reciproca di Investimenti con 36 paesi e di un Accordo per evitare la doppia imposizione esistente con diversi Paesi ed anche con l’Italia.
In relazione agli obiettivi economici del paese si identifica come attività prioritaria per l’investimento straniero il turismo, soprattutto per la costruzione di nuovi alberghi ed infrastrutture extra-alberghiere (campi di golf, parchi divertimenti, porti turistici, ecc.). Secondo studi realizzati da organismi internazionali si stima che Cuba possa accogliere nell’anno 2010, 7 milioni di turisti, cosa che presuppone la costruzione di circa 85.000 camere. Per raggiungere questo incremento, si concede uno spazio importante alla partecipazione del capitale straniero nelle regioni di sviluppo turistico definite. Nell’attività marittima si richiede il finanziamento per promuovere istallazioni, incrementare e modernizzare le imbarcazioni, per le modalità della vita a bordo, sviluppare le varie strutture nautiche – ad esempio a Cayo Largo del Sur, Isla de la Juventud – così come accedere a tecnologie più moderne, principalmente per i servizi di riparazioni delle imbarcazioni. Inoltre si ipotizza di aprire nuovi attracchi e basi nautiche. Si evindenzia un interesse crescente degli investitori negli investimenti immobiliari, destinati ad abitazioni per i non residenti, che vivono in maniera permanente a Cuba, abitazioni o uffici di persone giuridiche straniere e sviluppi immobiliari a scopo turistico. Inoltre si offre una vasta gamma di opportunità di investimenti nei differenti settori dell’economia, fondamentalmente per la piccola e media impresa che vada incontro al mercato cubano. Tra questa gamma di progetti, si possono citare:
Agricoltura, Industria Basica, Industria Sidermeccanica Ed Elettronica, Industria Ittica, Industria Leggera, Industria Medico-Farmaceutica, Industria Di Materiali Di Costruzione, Industria Alimentare,Trasporti, Comunicazioni, Idraulica, Scienza, Tecnologia e Ambiente.
Questa selezione di progetti prioritari per l’investimento straniero non esclude che si possano valutare altre iniziative di investimento.
Negli ultimi anni si cominciano a realizzare investimenti di imprese cubane all’estero, in quelle attività dove si intravedono vantaggi competitivi, come l’industria medico-farmaceutica e biotecnologica, la costruzione, produzione di software, industria sportiva, etc.
Attualmente sono operative all’estero più di 100 imprese miste con la partecipazione di capitale cubano, che fondamentalmente hanno come supporto lo sviluppo scientifico-tecnico raggiunto dal Paese.
fonte: Istituto di Cooperazione e di Sviluppo Italia-Cuba
CUBA: FESTIVITA' E TRADIZIONI
IL CARNEVALE
Antiche tradizioni culturali tengono manifestazioni ben distinte nelle diverse regioni cubane. Tra queste le più note e frequentate sono quelle di Santiago de Cuba e dell'Habana.
Le feste popolari a Cuba hanno una origine religiosa. Rituali, ornamenti, balli e mascheramenti raffigurano simboli di dedizione e culto ereditati dagli antenati, che li importarono dai vari Continenti. E' evidente la supremazia della origine africana, ma non si può tralasciare l'influenza asiatica, francese e spagnola. Così nelle varie regioni del Paese si organizzano feste che coincidono con ricorrenze cattoliche come a Santiago, a San Juan o a San Cristobal.
FESTE D'ESTATE CUBANA
Se ci si vuole limitare strettamente al significato che il dizionario dà del termine "Carnevale"e cioè: Tempo che si dedicava ai divertimenti dopo l'Epifania (6 gennaio) e fino al mercoledì delle Ceneri", in effetti a Cuba a questa data non esiste una vera tradizione di feste popolari. Il concetto di di Carnevale si generalizzò da quando le varie regioni fecero proprie feste e tradizioni delle altre inclusi banchetti, consumi di liquori, competizioni e balli anche se marginalmente alle proprie ritualità religiose.
Il grosso delle feste popolari nella Isola Maggiore si tiene nei mesi di luglio e agosto, ma in molte città si tengono anche in altri periodi. All'Habana il carnevale inizialmente si celebrava nel mese di febbraio mentre ora le manifestazioni si concentrano nei fine settimana comprese tra la metà di luglio e la metà di agosto. Il motivo è che l'estate ci sono le vacanze scolastiche e di conseguenza le vacanze per la maggior parte della popolazione.
SANTIAGO DE CUBA
Le città di Santiago de Cuba (oriente dell'isola) e di Santo Spirito (al centro) mantengono le tradizioni del Santo Apostolo con tutti i connessi festeggiamenti popolari. Tutti gli anni il giorno 25 luglio deve restare incluso tra le celebrazioni del carnevale che in ogni caso mantiene le proprie diversificazioni tra le varie località per ciò che concerne creatività e mascheramenti. Secondo alcune fonti la conga e la comparsa (gruppi danzanti con pupazzi e adornamenti vari) traggono le loro origini dalle feste del Santo Apostolo che si arricchirono fino a divenire elementi essenziali di tutto il carnevale.
Il documento più antico riferito al tema carnevalizio, che si conserva negli archivi della città di Santo Spirito, è datato 1823 e si riferisce ai passeggeri a cavallo e in carrozza che attraversavano la città e annunciavano che era il momento di mascherarsi e che si poteva dare inizio ai balli in maschera fino all'ora delle preghiere. |